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Hannah Arendt

  Hannah Arendt: Filosofa della Libertà e della Politica Chi era Hannah Arendt? Hannah Arendt (1906–1975) è stata una filosofa e politologa tedesca di origine ebraica, una delle menti più brillanti del XX secolo. È celebre per le sue riflessioni su totalitarismo, libertà, autorità e responsabilità individuale. La sua opera unisce rigore teorico e coinvolgimento con i grandi eventi storici, come l’ascesa del nazismo e i crimini del Novecento. Nata ad Hannover e cresciuta a Königsberg (la città di Kant), studiò con Martin Heidegger e Karl Jaspers. Dopo l'avvento del nazismo, fu arrestata e poi costretta all'esilio: prima in Francia, poi negli Stati Uniti, dove ottenne la cittadinanza e insegnò nelle università più prestigiose. I temi centrali del pensiero di Arendt 1. Il totalitarismo Nel suo libro "Le origini del totalitarismo" (1951) , Arendt analizza i regimi nazista e stalinista come forme nuove e radicali di dominio politico, fondati sulla distruzione dell...

Husserl

  Edmund Husserl: Il Padre della Fenomenologia Chi era Edmund Husserl? Edmund Husserl (1859–1938) è stato un filosofo tedesco di origine ebraica, considerato il fondatore della fenomenologia, uno dei movimenti filosofici più influenti del XX secolo. Il suo pensiero ha avuto un impatto profondo su filosofi come Martin Heidegger, Jean-Paul Sartre, Maurice Merleau-Ponty e Hannah Arendt. Nato a Prostějov (nell'attuale Repubblica Ceca), studiò matematica, fisica e filosofia. Fu allievo di Franz Brentano, dal quale apprese l'importanza dell'intenzionalità — il fatto che ogni atto di coscienza è sempre coscienza di qualcosa. Che cos’è la fenomenologia? La fenomenologia, secondo Husserl, è “il ritorno alle cose stesse” ( zu den Sachen selbst ). Significa osservare e analizzare l’esperienza così come si dà, sospendendo ogni giudizio sull’esistenza del mondo esterno. I concetti chiave della fenomenologia husserliana: Intenzionalità Ogni atto di coscienza è rivolto a un o...

Freud

  Sigmund Freud e "L'Interpretazione dei Sogni": La Nascita della Psicoanalisi Chi era Sigmund Freud? Sigmund Freud è stato il fondatore della psicoanalisi e uno dei pensatori più influenti del XX secolo. Nato il 6 maggio 1856 a Freiberg, nell'attuale Repubblica Ceca, si trasferì con la famiglia a Vienna, dove studiò medicina all'Università di Vienna. La sua carriera si sviluppò inizialmente nell'ambito della neurologia, ma ben presto si dedicò allo studio dell'inconscio, rivoluzionando la comprensione della mente umana. Freud elaborò concetti fondamentali come l'inconscio , il complesso di Edipo, la rimozione e la struttura della psiche suddivisa in Es, Io e Super-Io . Le sue teorie, inizialmente accolte con scetticismo, divennero il fondamento della psicoterapia moderna. A causa delle persecuzioni naziste, Freud fu costretto a lasciare Vienna nel 1938 e si rifugiò a Londra, dove morì nel 1939. "L'Interpretazione dei Sogni": Il Testo Fo...

Jung

  Carl Gustav Jung e "Liber Novus": Il Viaggio nell'Inconscio Chi era Carl Gustav Jung? Carl Gustav Jung è stato uno dei più grandi psicoanalisti e pensatori del XX secolo. Nato il 26 luglio 1875 a Kesswil, in Svizzera, crebbe in un ambiente accademico e religioso, influenzato dalla figura del padre pastore protestante. Dopo aver studiato medicina all'Università di Basilea, si specializzò in psichiatria e divenne allievo di Sigmund Freud, con cui ebbe un intenso rapporto di collaborazione e poi una celebre rottura a causa delle loro divergenze teoriche. Jung sviluppò la psicologia analitica , introducendo concetti rivoluzionari come l'inconscio collettivo , gli archetipi e il processo di individuazione . Trascorse gran parte della sua vita studiando miti, religioni e simbolismi, cercando di comprendere la psiche umana in profondità. Morì nel 1961, lasciando un'eredità intellettuale che continua a influenzare la psicologia, la filosofia e le arti. "Liber ...

Nietzsche

  Friedrich Nietzsche e "Così parlò Zarathustra": Il Filosofo che Sconvolse il Mondo Chi era Friedrich Nietzsche? Friedrich Nietzsche è stato uno dei filosofi più influenti e controversi della modernità. Nato il 15 ottobre 1844 a Röcken, in Germania, crebbe in un ambiente religioso, poiché suo padre era un pastore protestante. Tuttavia, la sua visione del mondo lo portò ben presto a distaccarsi dal cristianesimo e a sviluppare un pensiero radicale che avrebbe influenzato la filosofia, la letteratura e la cultura occidentale. Dopo aver studiato filologia classica all'Università di Bonn e poi a Lipsia, Nietzsche divenne professore a soli 24 anni all'Università di Basilea. Tuttavia, a causa di problemi di salute, dovette ritirarsi dall'insegnamento nel 1879. Da quel momento, visse una vita errante tra Svizzera, Italia e Francia, dedicandosi interamente alla scrittura e alla riflessione filosofica. Nel 1889, Nietzsche ebbe un crollo mentale a Torino, episodio che se...

Domande filosofiche

 filosofia domande  pagina 186: 1. Perché Nietzsche può essere accostato a Marx e Freud? Nietzsche, Marx e Freud vengono spesso chiamati “maestri del sospetto” perché hanno messo in discussione le certezze su cui si basava la società occidentale.  • Marx ha smascherato le ideologie nascoste dietro i rapporti economici e di potere.  • Freud ha rivelato le pulsioni inconsce che guidano il comportamento umano.  • Nietzsche ha criticato i valori tradizionali, come la morale e la religione, vedendoli come strumenti di controllo e indebolimento dell’uomo. Tutti e tre, quindi, hanno cercato di svelare le verità nascoste dietro le apparenze, promuovendo un atteggiamento critico verso il mondo. 2. Come viene intesa, nella sua prospettiva, la tendenza alla perfezione formale propria del mondo classico? Nietzsche, ne “La nascita della tragedia”, distingue due principi della cultura greca: l’apollineo (ordine, armonia, perfezione formale) e il dionisiaco (istinto, caos, vit...

Schopenhauer: rappresentazione e volontà

Arthur Schopenhauer è uno dei filosofi più influenti del XIX secolo, e il suo pensiero ruota intorno a due concetti fondamentali: rappresentazione e volontà. Questi termini sono centrali nella sua opera principale, Il mondo come volontà e rappresentazione (Die Welt als Wille und Vorstellung), pubblicata per la prima volta nel 1819. Ecco un riassunto dei due concetti principali: 1. Rappresentazione Per Schopenhauer, il mondo che percepiamo è una rappresentazione. Ciò significa che il mondo esiste solo in relazione al soggetto che lo conosce: è una costruzione della mente umana, un fenomeno che appare attraverso le forme di spazio, tempo e causalità. Schopenhauer riprende la distinzione kantiana tra fenomeno (ciò che appare) e noumeno (la cosa in sé), ma la sviluppa ulteriormente: il fenomeno è il mondo come ci appare, mentre il noumeno è la realtà sottostante, nascosta alla conoscenza ordinaria. 2. Volontà La volontà è il noumeno secondo Schopenhauer, cioè la vera essenza della realtà. ...